Tour de France 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2024.

  • Anthony Turgis (TotalEnergies): Dopo cinque anni torna a vincere e riporta la sua squadra al successo al Tour de France dopo sette al termine di una giornata di grandi emozioni. Abile ad inserirsi nella fuga di giornata, seguendo poi ogni azione spendendo il giusto, nel finale è tatticamente perfetto nel gestire uno sprint dal quale non era assolutamente semplice emergere. Capace di sfiorare grandi exploit in carriera, finalmente oggi è arrivata la sua giornata.
  • Tadej Pogacar e Remco Evenepoel: Forse tatticamente non sono state le azioni più azzeccate, ma vederli attaccare da così lontano in una tappa di questo tipo, dopo appena una settimana di corsa, ha sicuramente regalato spettacolo e divertito il pubblico, sul posto e a casa. Meno forse i loro direttori sportivi, che sono sembrati più volte richiamarli all’ordine e alla prudenza in alcuni momenti, ma chi ama il ciclismo oggi deve ringraziarli perché vedere due candidati al successo finale di un GT correre così è tutt’altro che scontato.
  • Visma|Lease a Bike: Da vedere non sarà stato particolarmente emozionante, al contrario delle offensive dei suoi rivali che hanno infiammato la corsa, ma il piano attuato dalla formazione neerlandese ha permesso al suo capitano di spendere il meno possibile in una giornata che sulla carta poteva rivelarsi disastrosa. Oltre alla provvidenziale presenza di Jan Tratnik a fargli da ombra dandogli la sua bici al momento decisivo, fondamentale il lavoro di Christophe Laporte e Matteo Jorgenson, fra i più brillanti di giornata, così come encomiabile un Wout Van Aert lontano dalla forma migliore, ma sempre pronto a mettersi all’opera.
  • Simon Yates (Team Jayco-AlUla): In classifica era già abbastanza lontano, ma con tutte le salite che mancano c’era ampio margine per provare a risalire la china. Dopo aver perso quasi dieci minuti, la controprestazione di oggi è tuttavia la resa alle ambizioni nelle generale, confermando le difficoltà in questo tipo di gare, ma anche che la gamba è tutt’altro che affinata, almeno al momento.
  • Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe): Il risultato finale tutto sommato gli sorride, ma ha corso un gran bel rischio nelle fasi centrali di gara, perdendo contatto con il gruppo principale e dovendo sacrificare alcune delle sue pedine migliori in una giornata come questa per inseguire, tanto che deve poi completare l’opera in prima persona. Inoltre, quando gli altri si muovono non risponde mai, subendo forse un po’ troppo la corsa, vista anche la mancanza di compagni.
  • Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck): Poteva essere la sua giornata, ma aspetta probabilmente troppo a muoversi, spaventato probabilmente dalla bagarre tra i big che avrebbe vanificato i suoi tentativi. Alla fine parte in contropiede, seguendo alcuni movimenti tuttavia tardivi, rimanendo anche incastrato in tatticismi che fanno tuttavia emergere una condizione ancora lontana da quella dei giorni migliori. Altrimenti, ne sarebbe uscito di forza, come è solito fare.
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